Survivor Story
Lost at Sea: How My Emergency Beacon Led to a Midnight Rescue in Greece
Il 13 ottobre un gruppo del Nga Tapuwae o Taneatua Tramping Club di Whakatane è entrato dalla fine della strada presso il ” Rifugio Te Puia » ; una capanna nella catena montuosa Kaweka, nell’entroterra di Napier.
Io, un uomo di 72 anni ed escursionista abituale, facevo parte del gruppo e portavo con me uno zaino da 14 kg, che comprendeva una piccola tenda e il mio RescueME PLB1, dotato di zaini per tre giorni di escursione.
Dopo essere arrivati alla baita ed essersi sistemati, molti di loro si sono recati alle vicine sorgenti termali per fare il bagno. Ho camminato in una direzione generica scattando fotografie (un mio hobby), prima di tornare alla baita per la cena serale.
Poco dopo, nel tardo pomeriggio, ho avuto un incidente durante il quale ho perso brevemente conoscenza. Altri nel nostro gruppo dicevano che avevo un colorito grigio e sudato, sintomi spesso associati a problemi cardiaci. L’incidente passò e mi ripresi rapidamente, quindi non fu presa alcuna iniziativa, anche se l’infermiera del nostro gruppo continuò a illuminarmi il viso con la torcia per tutta la notte per vedere se stavo ancora bene.
La mattina successiva abbiamo dovuto affrontare una salita piuttosto ripida per raggiungere il rifugio successivo. Alla luce dell’incidente, stavo pensando di percorrere il sentiero più facile per tornare al parcheggio insieme a uno dei membri del gruppo che gentilmente ha accettato di accompagnarmi, quando mi sono sentito di nuovo male per un breve periodo.
La nostra infermiera ci ha caldamente consigliato di azionare il PLB, tenendo conto che l’accesso in elicottero tramite una delle vie sarebbe stato molto più complicato rispetto alla baracca con la sua area aperta antistante.
Uno dei membri del gruppo ha attivato il mio PLB e lo ha posizionato su una panchina di fronte alla capanna. Poco più di mezz’ora dopo, un elicottero volò giù per la valle e atterrò davanti alla baita. Il paramedico a bordo mi ha visitato per verificare se ci fosse bisogno immediato di cure (non ce n’erano), dopodiché sono stato caricato sull’elicottero con la mia borsa e portato all’ospedale di Taupo, a poco più di mezz’ora di macchina di distanza.
Furono effettuati ulteriori esami che fortunatamente non rivelarono alcun motivo di allarme e fui lasciato alle cure della mia sollevata moglie che era appena arrivata da Whakatane.
Il centro di coordinamento dei soccorsi ha fatto un lavoro meraviglioso nel tenerla informata di quanto stava accadendo e si è subito affrettato a comunicarle che si trattava di un incidente di grado 3 (non pericoloso per la vita) in cui ero coinvolto, e non chiunque altro nel gruppo, non appena hanno sentito dall’elicottero.
Anche se si è trattato di un piccolo spavento, le cose avrebbero potuto andare molto peggio. L’esercitazione mi ha mostrato ancora una volta quanto sia efficace il servizio e ha evidenziato l’importanza di portare con sé un PLB quando ci si trova lontano dalla civiltà.